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DOC&DEF: THE BEGINNING

Come sanno molti di quelli che, come noi, sono cresciuti a cavallo fra gli anni ‘80 e ‘90, i supereroi dei fumetti e dei film hanno genesi sorprendenti: gente morsa da ragni, esposizioni a raggi gamma, esperimenti di potenziamento biologico o qualche trauma bello grosso come assistere all’omicidio dei propri genitori.
Invece, i nostri supereroi Doc & Def, hanno avuto solo la splendida idea di iniziare a lavorare in un’agenzia di comunicazione.

Ma facciamo un passo indietro: torniamo al momento in cui questi due pelosi personaggi non erano ancora che un ammasso di stoffa senza vita.

Ci troviamo in una stanza di Milano, ripercorrendo mentalmente alcuni dei momenti topici della nostra vita di agenzia: brainstorming infiniti, brief mai pervenuti, riunioni interne per “fare il punto tra di noi” di allineamento, presentazioni che necessitavano di tranquillanti per noi e traduttori simultanei per i clienti.
In questo vortice di esperienze riesaminate, ci sembrava chiaro che ci fosse una matrice fantozziana a connotare il tutto.

Una domanda su tutte ci tormentava: “ma davvero questo settore non può essere cambiato?” E ancora: “siamo sicuri che senza tutti questi strani ritmi frenetici, l’ansia, lo stress, l’incomunicabilità, l’eterna lotta tra creativi e account manager, un’agenzia non possa esistere?”.
Ed ecco il morso del ragno, l’idea che fece nascere i nostri due eroi.
Che poi di eroico hanno davvero poco.

Doc & Def sono eroicamente umani, spietatamente inseriti e amalgamati nel tessuto delle agenzie. Rispettano i tempi, subiscono le vessazioni di alcuni clienti irrispettosi, patiscono riunioni interminabili e lavorano più che vivere le loro vite.
Ma, alla fine di ogni puntata, possono fare quello che tutti noi vorremmo: si ribellano.
Doc & Def possono portare sfogo e giustizia in situazioni di ordinaria follia lavorativa, in ambienti che potrebbero rappresentare una qualsiasi agenzia.  A loro è concesso di reagire, di insultare, di rompere e gridare. Doc & Def sono la valvola di sfogo necessaria prima della ricostruzione del sistema lavoro.

Ma se sono così profondamente umani, perché sono dei pupazzi?
In primo luogo avevamo bisogno di creare degli alter ego per poter portare sullo schermo le nostre storie ed esperienze ma in una chiave più estrema e caricaturale:
Doc - l’alter ego di Domenico (direttore creativo e fondatore di Quasette Studio) viene rappresentato come un tipo carismatico ma totalmente preso dal lavoro, rabbioso, irruento e cinico;

Def - l’alter ego di Marco (co-fondatore di Quasette Studio) è un personaggio positivo, leggero, persino scemo delle volte.

In secondo luogo sono dei pupazzi proprio perché tutto parte dalla profonda convinzione che situazioni del genere, per quanto a tratti grottescamente divertenti, dovrebbero capitare unicamente in un mondo di fantasia e a dei pupazzi.

Arrivata l’intuizione, bisognava però darle una forma.

Primo passo: ciò che era stato solo immaginato lo abbiamo messo su carta, realizzando bozzetti per i personaggi, decidendo i materiali da utilizzare, colori e la forma di ogni singolo elemento.

A quel punto avevamo bisogno di qualcuno che potesse aiutarci nella realizzazione  dei puppets. Con l’aiuto di un gruppo di artigiani eccezionali e dopo una serie interminabile di richieste (poveri loro), ecco che il mondo finalmente poteva veder nascere Doc & Def: i paladini sottoni dei creativi, due punching balls con artigli più affilati di Wolverine, più incazzati di Hulk.

Tutti gli sketch nei quali i nostri due eroi si ritrovano, che siano ambientati in una sala riunioni, dietro una scrivania durante il lavoro o, più semplicemente, durante una pausa caffè, rappresentano esattamente eventi e situazioni che in realtà sono solo lievemente iperboliche, perché tristemente reali.

Per Noi di Quasette Studio è importante provare con ogni mezzo possibile ad improntare un percorso di decostruzione dell’ambiente lavorativo tossico che spesso caratterizza il nostro settore. Abbiamo creato Doc & Def perché si oppongano e si ribellino per noi, nell'attesa che il piccolo mondo - ma non poi così piccolo - di chi lavora nelle agenzie di comunicazione riesca a trasformare quel caos legittimato in un settore sano.


Se fate parte di un’agenzia, state leggendo questo articolo e vi sentite offesi/e è evidente che questo articolo parla anche di voi. Se invece sentite che questa descrizione non vi rappresenta, vi consigliamo di chiedere ai vostri dipendenti come stanno veramente o di indagare le loro condizioni fisiche e/o psicologiche. Se, infine, dopo tutti questi passaggi siete risultati immuni da questi morbi di cui stiamo parlando: COMPLIMENTI! Non potremmo essere più contenti che qualcuno stia davvero bene e che questo processo di cambiamento sia già iniziato da qualche parte.

A questo punto, non vi resta che fare la conoscenza di Doc & Def, se non l'avete ancora fatto. Qui sotto troverete la puntata pilota della prima stagione.

Addíos!

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Come sanno molti di quelli che, come noi, sono cresciuti a cavallo fra gli anni ‘80 e ‘90, i supereroi dei fumetti e dei film hanno genesi sorprendenti: gente morsa da ragni, esposizioni a raggi gamma, esperimenti di potenziamento biologico o qualche trauma bello grosso come assistere all’omicidio dei propri genitori.
Invece, i nostri supereroi Doc & Def, hanno avuto solo la splendida idea di iniziare a lavorare in un’agenzia di comunicazione.

Ma facciamo un passo indietro: torniamo al momento in cui questi due pelosi personaggi non erano ancora che un ammasso di stoffa senza vita.

Ci troviamo in una stanza di Milano, ripercorrendo mentalmente alcuni dei momenti topici della nostra vita di agenzia: brainstorming infiniti, brief mai pervenuti, riunioni interne per “fare il punto tra di noi” di allineamento, presentazioni che necessitavano di tranquillanti per noi e traduttori simultanei per i clienti.
In questo vortice di esperienze riesaminate, ci sembrava chiaro che ci fosse una matrice fantozziana a connotare il tutto.

Una domanda su tutte ci tormentava: “ma davvero questo settore non può essere cambiato?” E ancora: “siamo sicuri che senza tutti questi strani ritmi frenetici, l’ansia, lo stress, l’incomunicabilità, l’eterna lotta tra creativi e account manager, un’agenzia non possa esistere?”.
Ed ecco il morso del ragno, l’idea che fece nascere i nostri due eroi.
Che poi di eroico hanno davvero poco.

Doc & Def sono eroicamente umani, spietatamente inseriti e amalgamati nel tessuto delle agenzie. Rispettano i tempi, subiscono le vessazioni di alcuni clienti irrispettosi, patiscono riunioni interminabili e lavorano più che vivere le loro vite.
Ma, alla fine di ogni puntata, possono fare quello che tutti noi vorremmo: si ribellano.
Doc & Def possono portare sfogo e giustizia in situazioni di ordinaria follia lavorativa, in ambienti che potrebbero rappresentare una qualsiasi agenzia.  A loro è concesso di reagire, di insultare, di rompere e gridare. Doc & Def sono la valvola di sfogo necessaria prima della ricostruzione del sistema lavoro.

Ma se sono così profondamente umani, perché sono dei pupazzi?
In primo luogo avevamo bisogno di creare degli alter ego per poter portare sullo schermo le nostre storie ed esperienze ma in una chiave più estrema e caricaturale:
Doc - l’alter ego di Domenico (direttore creativo e fondatore di Quasette Studio) viene rappresentato come un tipo carismatico ma totalmente preso dal lavoro, rabbioso, irruento e cinico;

Def - l’alter ego di Marco (co-fondatore di Quasette Studio) è un personaggio positivo, leggero, persino scemo delle volte.

In secondo luogo sono dei pupazzi proprio perché tutto parte dalla profonda convinzione che situazioni del genere, per quanto a tratti grottescamente divertenti, dovrebbero capitare unicamente in un mondo di fantasia e a dei pupazzi.

Arrivata l’intuizione, bisognava però darle una forma.

Primo passo: ciò che era stato solo immaginato lo abbiamo messo su carta, realizzando bozzetti per i personaggi, decidendo i materiali da utilizzare, colori e la forma di ogni singolo elemento.

A quel punto avevamo bisogno di qualcuno che potesse aiutarci nella realizzazione  dei puppets. Con l’aiuto di un gruppo di artigiani eccezionali e dopo una serie interminabile di richieste (poveri loro), ecco che il mondo finalmente poteva veder nascere Doc & Def: i paladini sottoni dei creativi, due punching balls con artigli più affilati di Wolverine, più incazzati di Hulk.

Tutti gli sketch nei quali i nostri due eroi si ritrovano, che siano ambientati in una sala riunioni, dietro una scrivania durante il lavoro o, più semplicemente, durante una pausa caffè, rappresentano esattamente eventi e situazioni che in realtà sono solo lievemente iperboliche, perché tristemente reali.

Per Noi di Quasette Studio è importante provare con ogni mezzo possibile ad improntare un percorso di decostruzione dell’ambiente lavorativo tossico che spesso caratterizza il nostro settore. Abbiamo creato Doc & Def perché si oppongano e si ribellino per noi, nell'attesa che il piccolo mondo - ma non poi così piccolo - di chi lavora nelle agenzie di comunicazione riesca a trasformare quel caos legittimato in un settore sano.


Se fate parte di un’agenzia, state leggendo questo articolo e vi sentite offesi/e è evidente che questo articolo parla anche di voi. Se invece sentite che questa descrizione non vi rappresenta, vi consigliamo di chiedere ai vostri dipendenti come stanno veramente o di indagare le loro condizioni fisiche e/o psicologiche. Se, infine, dopo tutti questi passaggi siete risultati immuni da questi morbi di cui stiamo parlando: COMPLIMENTI! Non potremmo essere più contenti che qualcuno stia davvero bene e che questo processo di cambiamento sia già iniziato da qualche parte.

A questo punto, non vi resta che fare la conoscenza di Doc & Def, se non l'avete ancora fatto. Qui sotto troverete la puntata pilota della prima stagione.

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Come sanno molti di quelli che, come noi, sono cresciuti a cavallo fra gli anni ‘80 e ‘90, i supereroi dei fumetti e dei film hanno genesi sorprendenti: gente morsa da ragni, esposizioni a raggi gamma, esperimenti di potenziamento biologico o qualche trauma bello grosso come assistere all’omicidio dei propri genitori.
Invece, i nostri supereroi Doc & Def, hanno avuto solo la splendida idea di iniziare a lavorare in un’agenzia di comunicazione.

Ma facciamo un passo indietro: torniamo al momento in cui questi due pelosi personaggi non erano ancora che un ammasso di stoffa senza vita.

Ci troviamo in una stanza di Milano, ripercorrendo mentalmente alcuni dei momenti topici della nostra vita di agenzia: brainstorming infiniti, brief mai pervenuti, riunioni interne per “fare il punto tra di noi” di allineamento, presentazioni che necessitavano di tranquillanti per noi e traduttori simultanei per i clienti.
In questo vortice di esperienze riesaminate, ci sembrava chiaro che ci fosse una matrice fantozziana a connotare il tutto.

Una domanda su tutte ci tormentava: “ma davvero questo settore non può essere cambiato?” E ancora: “siamo sicuri che senza tutti questi strani ritmi frenetici, l’ansia, lo stress, l’incomunicabilità, l’eterna lotta tra creativi e account manager, un’agenzia non possa esistere?”.
Ed ecco il morso del ragno, l’idea che fece nascere i nostri due eroi.
Che poi di eroico hanno davvero poco.

Doc & Def sono eroicamente umani, spietatamente inseriti e amalgamati nel tessuto delle agenzie. Rispettano i tempi, subiscono le vessazioni di alcuni clienti irrispettosi, patiscono riunioni interminabili e lavorano più che vivere le loro vite.
Ma, alla fine di ogni puntata, possono fare quello che tutti noi vorremmo: si ribellano.
Doc & Def possono portare sfogo e giustizia in situazioni di ordinaria follia lavorativa, in ambienti che potrebbero rappresentare una qualsiasi agenzia.  A loro è concesso di reagire, di insultare, di rompere e gridare. Doc & Def sono la valvola di sfogo necessaria prima della ricostruzione del sistema lavoro.

Ma se sono così profondamente umani, perché sono dei pupazzi?
In primo luogo avevamo bisogno di creare degli alter ego per poter portare sullo schermo le nostre storie ed esperienze ma in una chiave più estrema e caricaturale:
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In secondo luogo sono dei pupazzi proprio perché tutto parte dalla profonda convinzione che situazioni del genere, per quanto a tratti grottescamente divertenti, dovrebbero capitare unicamente in un mondo di fantasia e a dei pupazzi.

Arrivata l’intuizione, bisognava però darle una forma.

Primo passo: ciò che era stato solo immaginato lo abbiamo messo su carta, realizzando bozzetti per i personaggi, decidendo i materiali da utilizzare, colori e la forma di ogni singolo elemento.

A quel punto avevamo bisogno di qualcuno che potesse aiutarci nella realizzazione  dei puppets. Con l’aiuto di un gruppo di artigiani eccezionali e dopo una serie interminabile di richieste (poveri loro), ecco che il mondo finalmente poteva veder nascere Doc & Def: i paladini sottoni dei creativi, due punching balls con artigli più affilati di Wolverine, più incazzati di Hulk.

Tutti gli sketch nei quali i nostri due eroi si ritrovano, che siano ambientati in una sala riunioni, dietro una scrivania durante il lavoro o, più semplicemente, durante una pausa caffè, rappresentano esattamente eventi e situazioni che in realtà sono solo lievemente iperboliche, perché tristemente reali.

Per Noi di Quasette Studio è importante provare con ogni mezzo possibile ad improntare un percorso di decostruzione dell’ambiente lavorativo tossico che spesso caratterizza il nostro settore. Abbiamo creato Doc & Def perché si oppongano e si ribellino per noi, nell'attesa che il piccolo mondo - ma non poi così piccolo - di chi lavora nelle agenzie di comunicazione riesca a trasformare quel caos legittimato in un settore sano.


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